Strada del Gusto Cremonese

COTECHINO CREMONESE VANIGLIA

Strada del Gusto Cremonese
Il cotechino che non ha niente a che fare con la vaniglia
COTECHINO CREMONESE VANIGLIA
Il Cotechino Cremonese "vaniglia" deve questo nome alla delicatezza e dolcezza del suo sapore e non, come potrebbe sembrare, all'aggiunta di essenza di vaniglia nell'impasto. Per la preparazione del Cotechino Cremonese, infatti, si utilizzano: carni di suino, guanciale, parti della testa, vino rosso, sale, pepe e spezie. Le carni vengono macinate a grana media, condite con sale, zucchero, vino e una concia di aromi naturali tenuti in infusione nel vino rosso. Segue l'insaccatura in vescica o budello e dopo l'asciugatura si procede alla stagionatura, piuttosto breve e pari a 15-20 giorni. Di consistenza morbida ed elastica, il Cotechino Cremonese ha sia forma allungata e non troppo grande sia una forma a boccia e una consistenza medio-fine. Insaccato in budello naturale o in quello a boccia in vescica, ha un gusto particolarmente dolce e delicato, dovuto alla presenza di una ridotta quantità di parti magre del maiale. La cottura del cotechino è lunga ma semplice. Secondo il vecchio metodo, si consiglia di tenerlo una notte in ammollo in acqua fredda per ammorbidire il budello/vescichetto. Il giorno dopo cuocerlo a fuoco lento, in acqua fredda, con due o tre stuzzicadenti inseriti nei vari quadranti, e lasciarlo cuocere per almeno 3 ore. Gli abbinamenti migliori vedono purè, polenta o lenticchie come contorni.

 

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